Provare nuove esperienze fa sempre bene, soprattutto quando si tratta di lavoretti semplici e divertenti. Ognuno ha la sua ricetta per arrotondare lo stipendio e io questo weekend ho deciso di provare a calarmi nelle vesti di una mistery shopper. Di cosa si tratta? Il mistery shopping è una pratica di marketing che viene adottata da alcune aziende per testare in incognito l’esperienza del consumatore all’interno di un negozio. Ok, fin qui ci siamo. Ma, probabilmente vi starete chiedendo, come ti è venuto in mente di provare una cosa del genere? Tranquilli, normale amministrazione. Fin dai tempi del liceo, essendo sempre in bolletta, ho imparato la nobile arte dell’ingegnarsi a trovare i lavoretti più disparati, meglio se divertenti e inusuali.
Tutto ha inizio quest’estate quando, dopo essermi licenziata dall’agenzia presso la quale lavoravo, ho iniziato senza sosta la ricerca di un nuovo lavoro e mi sono imbattuta in un annuncio che ricercava mistery shopper. Certo non era esattamente quello che stavo cercando, ma per arrotondare poteva andare bene mi sono detta. Meglio che stare a casa a far niente! Mi sono registrata al sito www.mysteryshopeyes.it. C’è voluto qualche mese prima di ricevere la prima proposta di incarico, che non ho potuto accettare, poi la scorsa settimana è arrivata una seconda proposta e mi sono detta: ma sì proviamo! Il compenso è contenuto (per arrotondare effettivamente occorrerebbe essere chiamati sistematicamente) ma assolutamente proporzionato all’impegno richiesto. Si tratta, infatti, di recarsi nel punto vendita indicato e seguire “il copione”: fingersi un consumatore interessato all’acquisto di un dato prodotto, richiedere le informazioni concordate, acquistare un prodotto del valore stabilito e il gioco è fatto! Non so se mi ricapiterà di lavorare come mistery shopper, ma posso dire che è stata un’esperienza divertente.
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