Federica Gelso Giuliani: dalla laurea in Conservazione dei beni culturali a “Una blogger in cucina” tra i fornelli di Giallo Zafferano

Spesa fatta! Ho seguito accuratamente le consegne e la tavola è pronta ad accogliere l’ospite di questa settimana. Dai… Non fate quella faccia, lo so che non è carino invitare qualcuno a cena e farlo cucinare, ma credetemi che è meglio così. Non ve l’ho mai detto ma in cucina sono una vera frana, ne ho le prove! E poi quando mi ricapita di avere una blogger di Giallo Zafferano in cucina? Ahhh vedo che vi è venuta fame. E allora bando alle ciance e godetevi questa deliziosa intervista a Federica Gelso Giuliani: desperate mum, food blogger che vive e lavora a Cuneo, scrittrice con una laurea nel cassetto in Conservazione dei beni culturali.

IDENTIKIT:
Anno di nascita: 1980
Diploma: Liceo linguistico
Laurea: Conservazione dei beni culturali
Professione: Food blogger e scrittrice
Segni particolari: Gelso

Il futuro dei grandi a volte si riscopre in un sogno da bambino. Cosa sognavi di fare da grande?
Non ho mai avuto in testa una professione specifica, e quando i miei compagni sognavano di diventare ballerine o astronauti io pensavo solo a cantare, ascoltare musica, disegnare e organizzare feste e recite con i bambini del vicinato, con tanto di buffet per gli invitati!

Dalla laurea in Conservazione dei beni culturali, una specializzazione in management, infine una blogger in cucina. Qual è la storia di Federica Giuliani?
Dopo il diploma ho intrapreso gli studi universitari a Ravenna, presso l’Università degli studi di Bologna. Poi ho frequentato un master in Management dei beni culturali e ambientali a Torino, studiando, fra le altre materie, anche comunicazione e marketing, che mi sono tornate molto utili nel lavoro attuale. Dopo una serie di importanti esperienze in campo museale che mi hanno portato a trasferirmi per circa tre anni a Verbania, sul lago Maggiore, sono ritornata a Cuneo. Ed è qui che l’assenza momentanea di lavoro si è rivelata una spinta in più per investire sulla mia attività di food blogger.

Com’ è nata l’idea del blog e quali difficoltà hai trovato all’inizio del tuo percorso?
L’idea di creare un food-blog con le mie ricette è nata quasi per caso, guardando l’esempio di mio marito, che per un breve periodo di tempo ha curato un blog nel settore automobilistico. Ho sempre cucinato sin da bambina e ho sempre condiviso le foto dei miei piatti su Facebook. I miei amici puntualmente mi chiedevano le ricette, per cui mi sono detta: perché non scriverle su un blog e condividerle con un pubblico ancora più vasto?

Oggi hai abbandonato completamente il tuo vecchio lavoro?
Si, la mia attività di foodblogger mi assorbe completamente, tra articoli da scrivere, nuove ricette da mettere a punto, corsi, manifestazioni e showcooking.

Una blogger in cucina nel 2013 è diventato anche un libro. Com’è nato questo progetto?Pubblicate le prime 100 ricette sul blog, mio marito mi fece una sorpresa: fece impaginare e stampare un libro del tutto simile a “Una blogger in cucina”, anche se in formato più piccolo, da regalare ad amici e parenti come strenna natalizia. Quindici copie del libro numero zero che ci fecero pensare che, in fondo, il progetto avrebbe potuto avere un senso. Quindi procedemmo con la pubblicazione del libro vero e proprio da parte di Nerosubianco Edizioni con testi riveduti e corretti e l’intervento artistico di Danilo Paparelli e Aurelio Borgacci e la prefazione di uno dei miei miti, Sonia Peronaci di Giallozafferano.

copertina ok:Layout 1

 Quando hai capito che quella della blogger poteva diventare la tua nuova strada? L’ho iniziato a capire alla vigilia dell’uscita del mio primo libro, quando l’interesse nei confronti della mia attività crebbe incredibilmente, sia sul web che fuori dal web. Da quel momento cominciarono a chiamarmi per showcooking, eventi, collaborazioni locali e nazionali.

 Se penso che oggi siamo nel 2014 e in una città come Cuneo la parola blogger non è ancora entrata nel vocabolario di molte generazioni, posso solo immaginare lo stupore nel 2011. Quali sono state le reazioni in famiglia e tra gli amici?
All’inizio molti mi chiedevano cosa fosse un “blob”! La gente, per quanto non conoscesse la rete e i blog, si mostrava comunque interessata e curiosa. I miei genitori, tutto sommato abbastanza tecnologici, non ebbero problemi a capire quale fosse diventato il mio nuovo lavoro. Per altri rimaneva qualcosa di sospeso tra un generico lavoro al pc e la professione di uno chef. Per tagliare corto a volte dicevo di lavorare al computer, altre volte di essere una cuoca!

Oggi, molti sognano di avere un blog di successo, quali consigli daresti a chi si affaccia a questo nuovo mondo?
Pubblicare con costanza guardando alla qualità di testi, immagini e grafica. Solo con un lavoro costante e duraturo si otterranno i primi risultati. Se si tratta di un blog di cucina, consiglio di non snaturare i propri gusti a favore di altri più popolari solo per ottenere consensi e aumentare gli accessi, ma di proporre comunque ricette semplici e replicabili. Per accontentare i gusti di ognuno, il mio blog si suddivide in varie categorie come, ad esempio, gelsolight, con ricette leggere, gelsochic, con ricette dal gusto raffinato, gelsobimbi, con ricette rivolte alle desperate mum come me.

Quali sono secondo te gli ingredienti per un blog di successo?
Stimo molto i blog curati nei minimi dettagli, chiari nell’esposizione e nella grafica, con belle immagini e possibilmente spiegazioni step by step. A mio avviso un blog di successo deve avere contenuti che interessino la gente, non essere autocelebrativo e non eccessivamente pesante nei contenuti. Dev’essere pulito, chiaro e sintetico.

Com’è la giornata tipo di una blogger in cucina?
La giornata di una foodblogger professionista è molto lunga, non si smette mai di lavorare, nemmeno dopo cena o la mattina presto appena svegli! Quando non si hanno eventi in giornata, si pensa alle ricette da programmare, si cucina, si fotografa, si scrive, si condivide sui vari social, poi si esce a reperire i giusti ingredienti o qualche elemento per il nuovo set fotografico, che siano stoviglie, tessuti o posateria. Prediligo la luce diurna e naturale per fotografare, mentre la sera mi dedico allo studio di nuove ricette e alla consultazione di libri e riviste.

Ho letto che il tuo blog è contributor all’Expo e che hai un nuovo libro in cantiere si preannuncia un 2015 ricco di nuovi progetti. Hai voglia di regalarci qualche anticipazione?
Il mio blog contribuisce al progetto Expo 2015 Worldrecipes, un sito nel quale sono pubblicate solo le migliori ricette di blogger e chef provenienti da tutto il mondo. Alcune mie ricette sono state tradotte appositamente in inglese per una fruibilità a livello mondiale: per me è stato un vero onore. Per quanto riguarda il nuovo libro, posso anticiparvi che uscirà in primavera e che sarà in collaborazione con l’azienda buschese Terraviva Coalvi e il vignettista Danilo Paparelli. È la raccolta di tutte le ricette scritte per #tudichetagliosei, un progetto che è stato definito social gastronomico e che è finalizzato a far conoscere attraverso il web e la tv (Agrisapori, con la quale abbiamo registrato 10 video-ricette in onda in tutta Italia) tutti i tagli di bovino di razza piemontese, dai più pregiati ai più poveri, e i loro usi in cucina.

Se potessi tornare indietro nel tempo rifaresti le stesse scelte professionali (studio e lavoro)?
La cultura è qualcosa in più che rimane al di là della professione che si sceglie di svolgere. La mia laurea non ha offerto gli sbocchi sperati in quanto in Italia il settore culturale con la crisi è stato ancora più penalizzato di altri e i lavori in quell’ambito si associano erroneamente e troppo spesso al volontariato. Le esperienze di lavoro precedenti hanno contribuito comunque alla mia formazione e da tutte ho avuto la fortuna di imparare qualcosa. La mia professione attuale è quella che si addice di più alla mia personalità: unisce il lavoro mentale a quello manuale, alimentando ogni giorno la mia creatività e curiosità senza mai annoiarmi.

Per concludere, una ricetta che consigli per trovare il buonumore quando tutto sembra andare storto?
Per innalzare il proprio livello di serotonina consiglio sempre e comunque un dolce a base di cioccolato di qualità, che siano muffin, Sachertorte, eclair, tartufini fatti in casa, gelato al cioccolato extra dark! Trovate tutte le ricette sul blog.giallozafferano.it/gelsolight!

Non so voi, ma a me è venuta fame, buon appetito!

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